#20e30 campagna elettorale nazionale 2022

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Il Big Bang di #20e30 è stato la consapevolezza che alle elezioni nazionali 2022 per ogni votante under 35 ci sarebbero stati tre over 55. La volontà era dunque quella di evitare che i giovani fossero un target marginale all’interno dei programmi elettorali e assicurarsi che avessero un peso importante nella futura legislatura. Abbiamo lanciato una sfida ideologicamente trasversale a cui hanno aderito numerose forze politiche.

Così è nata #20e30, dall’appello di un ventenne che non è rimasto isolato. Un singolo appello che ben presto è diventato un’iniziativa allargata. Pagine social e testate giornalistiche hanno diffuso l’hashtag #20e30, che ha raccolto in pochi giorni migliaia di istanze di 20enni e 30enni. I contenuti hanno subito raggiunto una copertura di milioni di persone.

È stato così lanciato un appello apartitico e trasversale a tutte le forze: “Chi vuole impegnarsi a trasformare queste richieste in proposte elettorali concrete e realizzabili?” La maggior parte dei partiti hanno subito aderito. Hanno dichiarato pubblicamente sui loro canali ufficiali di voler ascoltare le istanze, di farle diventare parte dei loro programmi.

È stato un primo passo, ma non era sufficiente. Non volevamo accettare strumentalizzazioni mediatiche di questa campagna di mobilitazione che ha smosso le coscienze e la rabbia dei giovani.

Volevamo andare oltre.

20e30 non era più solo un hashtag di raccolta: nasce un comitato di garanzia per le giovani generazioni.

Abbiamo dunque chiesto ai partiti di condividere con noi quali proposte hanno intenzione di inserire all’interno del loro programma elettorale, in ottica parlamentare e di governo.

Le tematiche erano:

  • Lavoro e Politiche sociali
  • Istruzione e Capitale umano
  • Ambiente ed Energia
  • Diritti civili e sociali
  • Welfare

Abbiamo dato ampia fiducia ai partiti, ma non accontentandoci di parole. Per ogni punto che i partiti hanno desiderato argomentare abbiamo chiesto le modalità di attuazione. Qualora previste spese, le modalità di copertura.

Abbiamo invitato i leader a ripercorrere insieme i punti programmatici, garantendo una posizione superpartes e lontana da diatribe di Palazzo e dietrologie.

Questa prima parte del progetto, in fase di campagna elettorale, si è posta dunque due obiettivi:

  • Fornire una informazione comparativa chiara e certificata, permettendo ai giovani di orientarsi al voto in base al raffronto delle loro idee con quelle proposte dai partiti su ogni tematica.
  • Istruzione e Capitale umano
  • Disincentivare l’astensionismo dei giovani, al fine di evitare che la politica, oggi consapevole del rapporto dei votanti, ci consideri ancora un mero target di marketing marginale.

La seconda parte avrà come oggetto la verifica delle promesse fatte.

A intervalli regolari all’interno della legislatura, e ogni qualvolta uno dei temi sarà oggetto di discussione e dibattito, abbiamo intenzione di effettuare delle valutazioni oggettive sul comportamento di ogni partito. Se vogliamo che la politica parli ai giovani, noi Millennials e GenZ dobbiamo parlare alla politica, per far sentire quali sono i nostri bisogni e le nostre priorità. Non è una generazione contro le altre, ma se vogliamo nuove risposte e nuovi temi al centro delle agende sta ora a ognuno di noi partecipare e dimostrare la volontà di far parte del dibattito pubblico.

Impatto
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    I primi 6 mesi della XIX Legislatura per i giovani

    Tra le fonti dell’astensionismo giovanile si può includere una politica sempre più incentrata a rincorrere il consenso, che non punta su programmi in grado di garantire riforme strutturali sostenibili sul lungo periodo.